Tutto quello che devi sapere sul sonno

Van life, la vita in viaggio

26 ottobre 2023


Viaggiare, mangiare, dormire in un mezzo camperizzato, magari non solo il tempo di una vacanza ma diversi mesi l’anno, come scelta di vita. Come quella di Francesca Giovannini, blogger e creator digitale, che da oltre 15 anni pratica disinvoltamente, oltre a quella stanziale, anche la vita nomade.

Van life, la vita in viaggio

26 ottobre 2023
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LUOGHI E SONNO


Viaggiare, mangiare, dormire in un mezzo camperizzato, magari non solo il tempo di una vacanza ma diversi mesi l’anno, come scelta di vita. Come quella di Francesca Giovannini, blogger e creator digitale, che da oltre 15 anni pratica disinvoltamente, oltre a quella stanziale, anche la vita nomade.

Dimorare nei boschi, sulle sponde di un lago o in radure sconfinate, sotto un cielo di stelle. La van-life è questo ma è anche molto altro, di più e… di meno. Ne abbiamo parlato con un’esperta, la creatrice del blog thebluebirdkitchen.com. Un “piccolo angolo di mondo” in cui Francesca mescola le tante ricette di cucina che l’hanno resa popolare a consigli di ogni genere per chi vuole mettersi “in viaggio”. Verso uno stile di vita più consapevole e sostenibile.

Van life, la vita in viaggio

Abituati alle tante comodità oggi la vita nomade appare una scelta impegnativa e coraggiosa.

COSA SPINGE AD AFFRONTARLA?

Ogni scelta include alcune rinunce… Bisogna chiedersi cosa sia più importante per noi. Per quanto mi riguarda preferisco avere meno comodità ma essere libera di viaggiare in luoghi silenziosi e scoprire nuovi posti senza pensieri. Preferisco il contatto con la natura ad un bagno con doccia calda.

QUALI SONO GLI ASPETTI PIÙ BELLI DELLA VAN-LIFE?

Ognuno la vive a suo modo e ne apprezza aspetti diversi. Per alcuni è il far parte di una comunità che ha scelto di vivere in modo più semplice distaccandosi dalle imposizioni della società, per altri (come per me) è la solitudine, il vivere nel presente, il non dover far programmi, la semplificazione delle giornate dovuta all’avere poco. Più possediamo cose materiali e più ne diventiamo dipendenti, passando il tempo a badare a quelle stesse cose, meno possediamo e più tempo abbiamo per concentrarci su altro, sul vivere il mondo e l’ambiente esterno, spesso legato alla presenza della natura, eliminando sempre di più quel rumore di fondo che troppo spesso ci tiene distratti.

A CHI È SCONSIGLIATA UNA VITA COSÌ?

A chi ha bisogno della routine, a chi non ama vivere all’aria aperta e non sa affrontare con serenità e in modo positivo gli imprevisti. A chi non ha spirito di adattamento.

LA VAN-LIFE DA COPERTINA PROMETTE ALBE E TRAMONTI IN PAESAGGI MOZZAFIATO…

L’immagine patinata che viene data a questo modo di viaggiare non è reale. Ho visto luoghi incontaminati e stupendi completamente stuprati dai furgoni. Ci vuole rispetto nei confronti dei luoghi e della Natura, a volte bisognerebbe fare un passo indietro e rinunciare a quella foto “acchiappalike” su Instagram…

CI SONO PAESI DOVE È PIÙ BELLA LA VITA DEL CAMPERISTA?

In Italia gli spazi tendenzialmente sono piccoli, soprattutto in determinate regioni. Non c’è una nazione o un luogo migliore, meglio evitare l’alta stagione o comunque scegliere sempre luoghi meno frequentati e che abbiano a disposizione grandi spazi. Per viaggiare in van occorre conoscere le regolamentazioni delle varie nazioni e rispettarle. Questo a volte significa dover scegliere la meta non in base ai nostri desideri ma alle reali possibilità di pernotto.

QUALI SONO I PERICOLI DAI QUALI
TENERSI ALLA LARGA IN UNA VITA COSÌ?

Ci sono “pericoli” in qualsiasi tipo di vita, non ne vedo di differenti in questa. Bisogna cercare di evitare determinate zone, soprattutto se sono particolarmente urbanizzate.

ECONOMICAMENTE PARLANDO,
QUALI SONO I COSTI MAGGIORI DA AFFRONTARE?

Dipende dallo stile di vita che si vuole fare. Indubbiamente il costo più grande è l’investimento iniziale per l’acquisto del mezzo e la creazione degli interni, poi ci sono i costi legati alla proprietà del mezzo: assicurazione, manutenzione del motore, carburante, eventuali autostrade.

TU HAI UN FAMOSO BLOG CULINARIO… COM’È LA CUCINA DA CAMPER?

Per me è bellissima, è quasi una forma di meditazione (se così non fosse non avrei scritto il mio ultimo libro “Cucina On The Road”), si riesce a vivere un luogo nuovo assaporando i sapori familiari di casa, creando con esso un legame molto particolare e unico. Lo trovo anche molto stimolante perché alimenta la creatività e soprattutto ti fa ragionare sul fatto che basti davvero poco per poter cucinare il nostro cibo e quanto le risorse che abbiamo a nostra disposizione siano importanti. In van sono limitate e quindi si è portati ad usarle senza sprechi. La tanica dell’acqua, una volta vuota, è vuota e non sempre si ha la possibilità di poterla ricaricare subito, quindi è molto importante non sprecare.

CHE DIFFERENZA C’È TRA IL DORMIRE A CASA E SU UN VAN?

Sicuramente i rumori, che possono cambiare ogni notte. Poi lo spazio ridotto, ma questo dipende dalla dimensione del furgone. Il mio attuale è molto piccolo, in passato però ho avuto furgoni con letti decisamente più grandi e in quel caso, direi che non c’è molta differenza, se non il panorama che si vede appena svegli, ogni giorno potenzialmente diverso.

PER UN SONNO DI QUALITÀ, IN CAMPER È INDISPENSABILE…

…avere un topper! Spesso il materasso che si usa in un van è formato da più elementi uniti e non da un vero e proprio materasso, il topper aiuta a rendere la superficie più omogenea e sicuramente più comoda.

CHE CONSIGLI DARESTI A CHI VUOLE
CIMENTARSI NELLA VAN-LIFE?

Di evitare le mete troppo frequentate. Preferite luoghi incontaminati, non fate troppi programmi e lasciatevi ispirare dal territorio. Finché non si parte non si può sapere cosa ci aspetta davvero. Siate rispettosi dei luoghi – sia nei confronti delle persone che li abitano, sia della Natura – come se foste degli ospiti silenziosi, pronti a stupirvi della magia e della bellezza del mondo.

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Caterina Somma

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