L'importanza di un sonno di qualità nella performance tennistica
10 aprile 2023Il buon sonno è vitale per tutte le funzioni del corpo e della mente. Riesce a rigenerare i tessuti danneggiati, ridurre il rischio di sviluppare malattie, migliorare la concentrazione e l’umore, limitare lo stress. Anche la performance sportiva è strettamente legata alla qualità del sonno. Oltre ad essere, come tutti gli insonni, di pessimo umore, l’atleta che dorme poco o male difficilmente riuscirà a migliorare le proprie prestazioni.
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Il buon sonno è vitale per tutte le funzioni del corpo e della mente. Riesce a rigenerare i tessuti danneggiati, ridurre il rischio di sviluppare malattie, migliorare la concentrazione e l’umore, limitare lo stress. Anche la performance sportiva è strettamente legata alla qualità del sonno. Oltre ad essere, come tutti gli insonni, di pessimo umore, l’atleta che dorme poco o male difficilmente riuscirà a migliorare le proprie prestazioni.
Nel tennis – sport che richiede resistenza e concentrazione per tempi molto lunghi – un sonno sano e regolare prima della competizione è una condizione più che necessaria. Ne parliamo con il dottor Roberto Vannicelli, specialista in Medicina dello Sport.
L’importanza di un sonno di qualità nella performance tennistica
Il grande tennista Roger Federer ha sempre attribuito le sue entusiasmanti prestazioni ad un sonno abbondante. Affermava di dormire regolarmente undici/dodici ore al giorno per restare efficiente.
Abbiamo tutti bisogno di questa quantità di sonno per stare bene?
No, assolutamente no. Le ore di sonno necessarie per rigenerarsi sono variabili da persona a persona. Diciamo che mediamente servono 8 ore consecutive di buon sonno per recuperare energie psicofisiche.
Il tennis richiede più ore di sonno rispetto ad altre attività sportive?
In linea di principio no, quello che è dirimente sono le ore di esercizio: più ci si allena maggiore sarà il numero di ore necessarie per il recupero.
Uno studio realizzato dalla North American Association for the Study of Obesity ha appurato che l’89% delle persone intervistate dorme troppo poco e tra queste il 55% ha maggiori probabilità di sviluppare il diabete o l’obesità di tipo ormonale.
DA COSA DIPENDE?
Dormire poco determina un incremento del cortisolo che è l’ormone dello stress. Il cortisolo innesca un incremento della pressione arteriosa e della glicemia.
La dieta quindi è un elemento fondamentale per il buon sonno…
Che accorgimenti dovremmo prendere in materia di cibo? Qual è la più salutare per un atleta?
Molto facile, dieta mediterranea! Con accorgimenti diversi in base allo sport e all’intensità con cui viene praticato.
Quando e come è meglio svolgere la preparazione atletica per non inficiare la qualità del sonno?
L’attività fisica determina un incremento delle catecolamine, sostanze stimolanti del sistema nervoso, per cui dovremmo interrompere l’attività intensa almeno 5/6 ore prima di andare a letto.
I SUOI CONSIGLI “SPECIALI” PER IL SONNO DELLO SPORTIVO?
Mangiare bene, soprattutto la sera evitare cibi pesanti, non andare a coricarsi subito dopo aver mangiato, e possibilmente non allenarsi di sera.
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Caterina Somma
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