Tutto quello che devi sapere sul sonno

Mamma, no... nanna!

5 maggio 2023

Diventare mamma cambia il rapporto con il sonno. Ecco perché e come gestire il cambiamento.

Mamma, no... nanna!

5 maggio 2023
Home 5 Per i bambini 5 Mamma, no… nanna!

PER I BAMBINI

Diventare mamma cambia il rapporto con il sonno. Ecco perché e come gestire il cambiamento.

Nove mesi di pancione, la nascita e poi l’avvio di un’esperienza unica nel suo genere, la maternità. La donna che diventa mamma deve affrontare tante emozioni e cambiamenti per uniformare il proprio ritmo a quello del neonato. Il sonno è sicuramente destinato a un’importante modifica rispetto alle abitudini. Che fare per non perdere molte ore di sonno e far sì che anche se poche restino di qualità?

Mamma, no… nanna!

UNA QUESTIONE DI RITMI

Tra i grandi cambiamenti che deve affrontare una donna al momento della venuta al mondo di un figlio, vi è quello del ritmo sonno-veglia. La mamma deve assolutamente uniformarsi a quello del piccolo con non poco stravolgimento del proprio. Niente più orari regolari e, soprattutto, reiterati riposini prenderanno a lungo il posto del classico sonno notturno. I cicli di sonno profondo e sonno attivo si accorciano per favorire i risvegli più frequenti. Il corpo della donna, fisiologicamente “programmato” anche per questo, tende ad abituarsi. Ma la fatica non è poca.

SEMPRE VICINI

Tenere il piccolo accanto: a detta degli esperti, è questo il modo migliore per tenere sotto controllo i risvegli notturni favorendo la ripresa del sonno. La mamma che si alza, va a controllare il bambino nella culla, lo coccola o magari lo prende in braccio, aziona un meccanismo che può sfociare nell’abitudine. Inoltre, la poppata notturna spesso rappresenta un vero e proprio incubo per le neomamme. Considerato che, nell’arco delle ventiquattro ore lo stimolo della fame appare circa 6-7 volte, il sonno notturno verrà interrotto almeno per un paio di… spuntini. Il problema diventa come riprendere subito a riposare visto che la poppata può prolungarsi e non di poco. Muoversi e muovere il piccolo il meno possibile sarebbe l’ideale, anche se non sempre è facile. Adagiarlo vicino al seno facendo in modo che naturalmente cerchi il capezzolo sarà naturale per entrambi. Aiuta anche cercare di restare in uno stato di veglia rilassata, allontanando preoccupazioni e apprezzando l’intimità condivisa col piccolo. Più facile a dirsi che a farsi? Tentar non nuoce…

POSTAZIONE SUPER COMFORT

Naturalmente il letto che ospiterà nuovamente la mamma non appena avrà svolto il suo compito, dovrà essere degno di questo nome. Con un materasso di ultima generazione indispensabile, come sostiene la ricerca, per un sonno di qualità, e un cuscino in grado di soddisfare ogni esigenza. Anche l’ambiente dovrà essere adeguato, a seconda della stagione, evitando di posizionare, nella camera destinata al riposo, tecnologia smart, TV e wifi.

___
Lauretta Belardelli

Iscriviti alla Newsletter di Snoozing Magazine

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Dal nostro Magazine

A nanna con il Kamishibai

A nanna con il Kamishibai

Una delle attività che può trasformare la narrazione serale per i bambini è il Kamishibai, un’antica forma di narrazione giapponese.

Comprendere l’enuresi notturna nei bambini

Comprendere l’enuresi notturna nei bambini

L’enuresi notturna, comunemente nota come “bagnare il letto”, è una condizione comune nella quale il bambino urina involontariamente durante il sonno. Spesso si risolve con il tempo. Tuttavia se persiste dopo i 6 anni, potrebbe essere necessario prendere provvedimenti per gestirla.